News

“L’ATRIO” – COSA CI SIAMO DETTI NELL’INCONTRO DEL 27 NOVEMBRE

By 9 Dicembre 2021 No Comments

Sabato 27 Novembre nel foyer dell’Auditorium Conciliazione si è tenuto il primo appuntamento de L’ATRIO, un format creato dall’Associazione Partecipa Roma per convogliare le forze vive della città e della Regione Lazio in modo assolutamente trasversale alla politica e alla società civile. Obiettivo: creare un gruppo di politici, professionisti e associazioni civiche disposte a convergere su una o più proposte e lavorare insieme a farle diventare realtà, facendo pressione a livello politico e mediatico.

Ecco perché L’ATRIO è stato pensato da Partecipa Roma come una “scatola” che deve rimanere assolutamente orizzontale, in cui la forza è nella rete, più che nel singolo leader o soggetto giuridico.

Sabato è stato un primo passo che serviva a verificare i tassi di energia, partecipazione, entusiasmo e più in generale la reazione a un’iniziativa di questo genere. E le reazioni sono state tutte positive e propositive. Sul palco si sono alternati punti di vista politici, associativi, e storie di successo dal punto di vista della partecipazione, partite dal basso, e contraddistinte da impegno civico e format di comunicazione e partecipazione da esportare e replicare.

La mattinata si è aperta con quattro relazioni di fondo, quattro temi e proposte per il futuro del nostro territorio. L’On. Annagrazia Calabria (FI) relatrice alla riforma costituzionale e ordinaria per attribuire poteri speciali a Roma Capitale, ha detto che ci troviamo in una congiuntura incredibilmente favorevole per contare su una larghissima maggioranza in favore di un cambiamento che la Capitale aspetta da troppo tempo. L’importante è rimanere vigili e mantenere il tema al centro del dibattito. Gioia Gorgerino, Vice Presidente Ance Giovani, dopo aver esposto un quadro della situazione prima nazionale e poi territoriale per quanto concerne le Infrastrutture Fisiche e Digitali, ha parlato “da imprenditrice, da ingegnere e soprattutto da romana: dobbiamo fare squadra perché solo così riusciremo a risolvere i tantissimi problemi del Lazio e di Roma. È necessario intervenire subito sulla Pubblica Amministrazione per favorire gli investimenti”. Francesco Aureli – già rappresentante all’ONU per Save the Children International, oggi Dir. Gen., della Onlus “Sanità di Frontiera” – per presentare un possibile “Modello Lazio per integrazione e lavoro” ha prima sottolineato l’importanza degli immigrati per l’economia e la necessità di intervenire sullo Status di Rifugiato, che strutturato com’è ora crea zone grigie e poco chiare. Essendo il Lazio la seconda regione italiana più interessata dal fenomeno migratorio, proprio dal nostro territorio potrebbe partire un modello virtuoso e replicabile che prevede una revisione della legislazione per far in modo che i migranti entrino nel nostro paese per lavorare in modo regolare e non più con il solo status di rifugiati, pensando al rilascio di permessi di uscita e i visti di entrata in forma ponderata, attraverso i nostri Consolati nei Paesi di origine. Il Centro Studi di Partecipa Roma, tramite il suo portavoce Alessandro Geraldini, ha esposto una dettagliata proposta di impiantistica per chiudere finalmente il ciclo dei rifiuti, difendere l’ambiente e risparmiare centinaia di milioni di euro ogni anno. Indicando anche le soluzioni per il necessario biennio di transizione – la proposta è pubblicata sul sito www.parteciparoma.it.

All’inizio del dibattito successivo alle relazione, sono intervenuti Ettore Iorio – praticante avvocato, membro del direttivo del fenomeno editoriale, sociale e partecipativo di “Scomodo” – che ha raccontato una delle battaglie più urgenti che il gruppo di Scomodo” sta portando avanti, ovvero l’approvazione del regolamento sui Laboratori per la Sussidarietà (Labsus) già in vigore in 250 Comuni italiani, che se approvato a Roma, potrebbe agire da moltiplicatore del potenziale della partecipazione. Tiziano Schiappa, che partito con due amici ed è diventato Presidente di APARF – Associazione Progetto Aeroporto di Roma Frosinone -, associazione nata con l’obiettivo di fare di Frosinone l’aeroporto complementare all’hub di Fiumicino, e che ha saputo coinvolgere intorno a questo progetto migliaia di cittadini, ottenendo di fatto l’attenzione dei vertici di ENAC, ADR e delle Istituzioni competenti. Giovanni La Gorga, DJ e regista, insieme ad Alessio Borgonuovo del docu-film “From my house in da House” – premiato come miglior Documentario all’ultimo RIFF film festival -, in cui racconta come per protestare contro svuotamento e svilimento del Centro Storico ha improvvisato 3 dj set da balconi coinvolgendo migliaia di cittadini e star del cinema.

Grande apertura a collaborare su proposte concrete e partecipate con forze del territorio da parte dei Consiglieri Comunali di Roma Valerio Casini (IV) e di Rieti Giosuè Calabrese (IV). Giuseppe Lobefaro (Azione) già Presidente e oggi Consigliere del I Municipio di Roma, ha lanciato l’allarme per la mancanza di dirigenti e più in generale per un impoverimento dell’Istituzione Municipale, la più vicina ai cittadini. Un processo inverso rispetto a quello che dovrebbe portare al decentramento municipale. Disponibilità ad ascoltare, collaborare e incoraggiamento pe rl’iniziativa è venuto anche da Andrea Bernaudo, Presidente di Liberisti Italiani, che ha rimarcato la necessità di liberalizzare i servizi pubblici locali. Dalla Buona Destra, con Riccardo Martino che più in generale ha denunciato una mancanza di “visione” per il futuro del territorio che ha conseguenze a tutti i livelli. E da +Europa, con Andrea Massaroni. Il già Consigliere Comunale Ignazio Cozzoli, è invece partito dalla “situazione comatosa delle principali aziende capitoline (AMA, ATAC, FIERA DI ROMA) e dalla carenza di fondi strutturali per rilanciare Roma, ha invece lanciato la proposta di “coinvolgere e incanalare nelle giuste direzioni i capitali privati attraverso partnership con le aziende pubbliche e finanza di progetto”. Massimo Fiori, Presidente ASPI – Ass. Sportello Piccole Imprese ha parlato del progetto “Disegno Italia”, che si propone come ultimo miglio nella realizzazione dei progetti, favorendo la cooperazione tra istituzioni, associazioni, cittadini e imprese che hanno a cuore il bene pubblico, per promuovere attività culturali e ripristino del decoro urbano. Marco Ravaglioli, Presidente dell’Associazione PerRoma, ha approfondito il tema dell’assetto Istituzionale della Capitale. Anche Domenico Ciobbo, dell’Associazione Trionfalmente 17, ha messo l’accento sulla Legge Speciale per la Capitale e ha sottolineato la necessità di un reale decentramento amministrativo e la valorizzazione del mondo associativo. Ultimi due interventi da segnalare sono ad opera di due componenti del Centro Studi di Partecipa Roma: Nicola Mirotta, che è anche responsabile di Azione per il I Municipio di Roma e Antonio Nardulli. Entrambi hanno messo l’accento sul problema dell’affluenza e la necessità di dotarsi di una cabina di regia per la comunicazione che possa coordinare e ingegnerizzare campagne capaci di uscire dal mondo politico e quindi esercitare vera pressione sui progetti sui quali si deciderà di convergere.

Ringraziando tutti gli intervenuti e il pubblico, Francesco Carducci, coordinatore di Partecipa Roma, ha quindi rimandato alla definizione di una struttura trasversale e “orizzontale” che possa, nel prossimo futuro, coinvolgere tutte le energie e le disponibilità raccolte nel corso dell’incontro. Obiettivo: la formulazione di proposte concrete e strategie di comunicazione capaci di moltiplicare la partecipazione su territorio.

Leave a Reply

HAI VOGLIA DI PARTECIPARE?


Partecipa Roma è la casa di tutti coloro che vogliono mettersi insieme per migliorare la nostra città. Lascia il tuo nome e la tua mail, e visto che più siamo, più possiamo incidere invita i tuoi amici, le persone con cui lavori a partecipare.